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Una protagonista dal nome insolito, Arsinoe, figlia di un ricco commerciante è alle prese con un disagio che, da Balzac in avanti, solo pochi autori maschi hanno indagato con lucidità e profondità: quello del disagio femminile di fronte alla propria scarsa avvenenza. Costei è decisamente brutta e, consapevole di non potere intervenire sui propri tratti somatici, tenta di rimediare ai propri limiti estetici con la ricchezza familiare e l'ascesa sociale. Se anche poi questo libro di Silvio Benco deraglia verso il rapporto tra la donna e l'arte che può considerarsi discutibile, è certamente un'opera che apre uno spiraglio sul tema della volontà che merita di essere approfondito anche per una trama che ricorda per intrecci e descrizioni alcune pagine luminose della letteratura francese dell'Ottocento. All’interno - come in tutti i volumi Fermento - gli ”Indicatori” per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.