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Il candeliere a sette fiamme - I gialli del Commissario De Vincenzi
È un vero intrigo internazionale a coinvolgere il commissario De Vincenzi, protagonista dei gialli di De Angelis e primo vero detective della letteratura italiana. La trama inizia con un cadavere dalla nazionalità sconosciuta ritrovato in un infimo albergo di Milano e che velocemente si trasforma in un'inchiesta dal respiro internazionale che, con infiltrazioni gotiche, toccherà anche la questione palestinese negli anni trenta appena agli albori. È interessante come l'autore, convinto antifascista, qui tratteggi la figura dei personaggi ebrei come quella di eroi positivi, una scelta totalmente in controtendenza rispetto agli anni del regime in cui scrisse i suoi romanzi. Ecco perché Il candeliere a sette fiamme, oltre a essere un giallo di pregevole fattura, può essere un ottimo esempio per studiare una turbolenta epoca del novecento dominata dai totalitarismi in ottica sia storica che narrativa.
I romanzi di De Angelis, a lungo dimenticati, sono stati riscoperti prima negli anni sessanta grazie al lavoro di Oreste del Buono e poi resi definitivamente popolari dagli sceneggiati televisivi andati in onda tra il 1974 e il 1977 e interpretati da Paolo Stoppa. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli ”Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.