Quest'opera di Silvio Benco pubblicata nel 1906 è un chiaro e dichiarato omaggio a Gabriele D'Annunzio, per temi trattati e per la scelta stilistica che ne ripercorre il repertorio come metafore e ritmi ternarie. La trama ruota intorno a tre personaggi che richiamano il superuomo di Nietzsche con la politica a fare da sfondo e intrecciandosi con desideri ardenti e passioni brucianti. Lo stesso Eugenio Montale nel 1927 scrisse un articolo di apprezzamento sui romanzi di Benco lodandone la fluidità della scrittura e la ricerca del dettaglio, un'opera che sarà amata da tutti gli appassionati di D'Annunzio e da chi cerca suggestioni di ogni genere all'interno di un testo tra i più sfarzosi della letteratura italiana di inizio Novecento. All’interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
